Martedì 9 maggio si terrà la prima di tre giornate formative sulla posa in opera dei sistemi Isoplam, nella sede aziendale all’interno dei 500 mq coperti dedicati ai Concreativity Workshop. Gli studenti potranno acquisire le competenze fondamentali per diventare degli applicatori qualificati e specializzati.
Diventare degli operatori professionisti, specializzati nell’applicazione di superfici continue cementizie e dei decorativi: è questa la necessità alla quale sta rispondendo Isoplam, grazie alla collaborazione con la Scuola Edile del Centro Edilizia di Treviso, che ha accolto con entusiasmo l’idea di offrire un progetto formativo a tutto tondo rivolto ai giovani. Da sempre attenta alla formazione di personale qualificato in questo settore, Isoplam investe ancora una volta sul futuro delle nuove generazioni, per realizzare un percorso che dia delle reali opportunità di lavoro ai ragazzi in cerca di uno sbocco professionale nel mondo dell’edilizia, e che contribuisca a dare una percezione più positiva sui mestieri manuali, per i quali la richiesta è sempre più elevata.
Sono tre le giornate di formazione previste sulla posa in opera dei sistemi Isoplam: la prima si terrà martedì 9 maggio e coinvolgerà gli studenti del Centro Edilizia di Treviso nella realizzazione di una pavimentazione in calcestruzzo stampato e nella creazione di campionature di intonaco stampato Plam Stone e di rocce artificiali Plam Rock. Ogni studente avrà la possibilità di apprendere le modalità di applicazione dei diversi materiali toccandoli con mano, e utilizzando macchinari ad alta tecnologia forniti dall’azienda.
Un’opportunità concreta per formare i giovani
Il percorso di specializzazione sarà un motore di crescita importante per le nuove generazioni, perché avranno l’opportunità di inserirsi in un mercato in costante sviluppo, anche grazie alle detrazioni fiscali incentivate per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Inoltre, la formazione di personale qualificato nell’applicazione di rivestimenti continui cementizi, è un’occasione per sopperire alla mancanza di operatori in questo settore: tra le mansioni più ricercate del 2023 nel campo dell’edilizia e tra le più difficili da trovare, c’è proprio la figura del pavimentista specializzato, che non è soggetta a particolari sforzi fisici né dipende dalla stagionalità come altri mestieri nello stesso ambito.
L’obiettivo è quello di formare dei professionisti che, oltre a diventare applicatori certificati da Isoplam, abbiano le competenze per proporsi in modo corretto alla committenza e garantire così l’acquisizione del lavoro. Una parte fondamentale del progetto, dunque, sarà quella di aiutare i ragazzi a mettere in pratica le proprie abilità relazionali, ad accrescere delle buone doti comunicative e a conoscere le strategie di vendita. In particolare, gli studenti impareranno a comprendere le esigenze del cliente per soddisfarle al meglio, come la richiesta di personalizzazione che permette di ottenere progetti completamente cuciti sui gusti e sulle necessità di ciascun committente. Un approccio sartoriale amato dai progettisti e che Isoplam conosce molto bene, dato che la quasi totalità dei lavori viene realizzata con soluzioni extra-catalogo e con la creazione di prototipi campione che offrono il massimo livello di personalizzazione.
Nuova luce sul lavoro manuale
La collaborazione con il Centro Edilizia di Treviso pone l’accento anche sulla considerazione che ha il lavoro manuale al giorno d’oggi e sul modo in cui è cambiata la sua percezione negli ultimi anni, anche a causa dei lavori del settore terziario spesso sottopagati e più precari.
“Siamo convinti che questo progetto - spiega Francesca Martignago, CEO e direttore commerciale di Isoplam - sia un’occasione preziosa per dare nuova luce al lavoro manuale, troppe volte considerato meno prestigioso di altri. Oggi, invece, è un nuovo punto di partenza, perché sempre più giovani stanno riscoprendo i mestieri del passato e il loro grande valore. Il lavoro manuale sviluppa la creatività e l’abilità a trovare soluzioni tempestive ed efficaci, accresce la ricerca della perfezione e della cura dei dettagli. In più mette in gioco tutte le capacità umane, da quelle percettive a quelle sensoriali ed emozionali. Il lavoro manuale fa scoprire che è il modo in cui si fanno le cose che fa la differenza e che le può rendere un’opera d’arte”.