Finitura del cemento: le operazioni necessarie per realizzare una pavimentazione in calcestruzzo
Per realizzare una superficie in cemento è necessario eseguire con cura e attenzione tutte le fasi di lavorazione. In seguito alla gettata ed alla staggiatura del calcestruzzo si passerà alle cosiddette operazioni di finitura del cemento.
Rappresentano un passaggio essenziale per la creazione di una pavimentazione in calcestruzzo: conferiscono al materiale tutte quelle proprietà meccaniche, funzionali ed estetiche che concorrono a dar vita ad una superficie resistente e capace di durare nel tempo.
Quali sono le operazioni di finitura del cemento?
Le principali operazioni di finitura del cemento industriale sono tre:
frattazzatura;
taratura;
lucidatura.
Quest’ultima viene spesso denominata erroneamente finitura. In realtà, la lucidatura è solo una componente delle operazioni che completano il quadro della finitura del cemento. Osserviamo allora da più vicino in cosa consiste ognuna delle singole operazioni.
Come trattare le superfici in cemento industriale?
Nelle righe precedenti abbiamo sottolineato quanto ognuna delle singole fasi di finitura del cemento sia fondamentale per far emergere al meglio le proprietà meccaniche ed estetiche del calcestruzzo. Quindi, passando all’atto pratico, il primo step da compiere in seguito alla colata e al livellamento del cls sarà la frattazzatura.
Che cos’è la frattazzatura?
La frattazzatura va intesa come la prima grossolana lavorazione della pavimentazione in calcestruzzo: livella la superficie e la predispone alle successive lavorazioni di finitura del cemento.
Tale operazione viene eseguita con le apposite macchine frattazzatrici, dette in gergo “elicotteri”, sulle quali si possono montare delle speciali pale, dette frattazzi e conosciute tra gli operatori come “scarpe” (clip-on-floats) oppure dei dischi rotanti. I macchinari agiscono direttamente sul calcestruzzo: attraverso il loro movimento spingono gli aggregati grossolani in profondità permettendo di lisciare la superficie.
Il disco per la frattazzatura del cemento è il piatto e permette di spianare e di rimuovere i segni delle staggiate dalla superficie dei pavimenti industriali in calcestruzzo e di agevolarne la planarità. Lo stesso scopo hanno anche i frattazzi che, a differenza però del disco, avendo una superficie di appoggio ridotta, esercitano una maggiore pressione sul pavimento e permettono di intervenire su una superficie maggiormente indurita.
L'operazione di frattazzatura si esegue quando il calcestruzzo posato sta iniziando la fase di presa oppure quando la presa è già in fase avanzata al punto da poter camminare sul getto senza sprofondare più di un centimetro.
I dischi frattazzi zincati e i frattazzi per sgrossatura sono i primi accessori dell'elicottero che vengono impiegati nelle operazioni di lisciatura del cemento; se utilizzati da soli, consentono la realizzazione di finiture porose, aperte altamente antiscivolo per esterni.
L’operazione di sgrossatura consente anche di incorporare le prime mani di corazzante: si tratta di una polvere che viene spolverata sul calcestruzzo ancora fresco. Può essere grigia o colorata e contiene granelli di quarzo durissimo miscelati a cemento e a speciali additivi e fibre: questa sua particolare composizione permette di formare una corazza resistente agli urti e all’abrasione e proprio per questo lo spolvero viene chiamato anche corazzante del calcestruzzo. Isoplam offre una vasta gamma di prodotti corazzanti Pavilux tra cui puoi scegliere quello con il quarzo sferoidale tedesco, quello col corindone, oppure quello con granuli in acciaio per garantire il massimo della resistenza e durata al tuo pavimento in cemento. Inoltre è possibile donare alla superficie un colore che si può scegliere dalla Cartella Colori Isoplam.
Nel catalogo Isoplam potrai anche scegliere tra un’ampia gamma di macchine frattazzatrici. Sono presenti sia modelli a motore, sia modelli elettrici. Su ogni modello la sicurezza è garantita dal dispositivo marcia-arresto.
Le macchine frattazzatrici Isoplam sono dotate di dischi di diverso diametro (60, 75, 90, 120 centimetri) e sono tutte fornite di un’impugnatura pieghevole per garantire il minimo ingombro. Infine, sempre nel catalogo Isoplam, potrai trovare tutti gli accessori utili a svolgere al meglio le operazioni di finitura del cemento.
Chiudere i buchi con la taratura
Dopo la frattazzatura la superficie ancora fresca si mostrerà uniforme ma ancora molto grezza e porosa. Per rendere meno grezza, l’operatore interviene utilizzando la macchina frattazzatrice con montate le palette combinate, dette anche palettoni, per la taratura del cemento. Si tratta di pale larghe e morbide che, ad ogni passaggio incrociato, lasciano una superficie sempre più fine che permette di chiudere i buchi del calcestruzzo e conferire una finitura grezza antiscivolo per esterni; continuando a spolverare il Pavilux e a passare con i palettoni si può conferire una finitura satinata opaca adatta ad interni ad uso industriale.
Far risplendere la pavimentazione con la lucidatura
L’ultima operazione di finitura del cemento è ovviamente la lucidatura, la quale conferisce alla pavimentazione un alto grado di lisciatura.
La finitura liscia viene eseguita quando il calcestruzzo è in fase di presa avanzata. Si utilizzano delle pale strette e rigide denominate “palette”. Sono disponibili in metallo o in materiale sintetico. Quest’ultime si consumano più in fretta ma, diminuendo l’attrito con la pavimentazione durante la lavorazione scongiurando il pericolo di “bruciature”, ovvero la formazione di antiestetiche zone annerite, spesso o non apprezzate su superfici colorate o chiare.
Isoplam dispone di tutta la gamma di attrezzature professionali per la lavorazione dei pavimenti in cemento che puoi consultare nel catalogo Isoplam.
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