L’abitazione si fa un tutt’uno con il paesaggio, in una nuova visione dell’abitare dove la relazione è il motore guida.
Dissolvere i confini tra spazi interni ed esterni per favorire un’interazione fluida tra paesaggio e costruito: è il principio guida dell’architettura permeabile, una filosofia costruttiva che reinterpreta il nostro modo di vivere la casa e il territorio.
Questa prospettiva ci invita a percepire l’abitazione come un prolungamento della natura, un luogo dove interno ed esterno si fondono per favorire un’esperienza di vita più ricca e armoniosa. Gli edifici si trasformano così in spazi di rifugio e rigenerazione, in cui il confine tra casa e mondo esterno si smaterializza fisicamente per diventare un’area di incontro e di scoperta.
Attraverso pareti vetrate, superfici continue e impostazioni planimetriche mirate a favorire il dialogo con il paesaggio, la casa diviene una finestra sul verde; un affaccio sulla natura e sul mutare del tempo e delle stagioni.
Il ruolo chiave delle superfici continue
Le superfici continue sono uno dei principali strumenti dell’architettura permeabile. Progettate per adattarsi perfettamente alle esigenze degli ambienti interni ed esterni, creano un effetto visivamente omogeneo e uniforme, ma non solo. Alcune soluzioni permettono letteralmente di vivere le forme, i colori e le trasformazioni della natura, proiettandole all’interno dell’abitazione in un continuum in cui lo spazio costruito e il contesto naturale coesistono senza fratture.
La scelta di superfici idonee ad entrambe le situazioni, come Deco Nuvolato, Skyconcrete o Microverlay, non è solo estetica, ma funzionale: sono rivestimenti ad alta resistenza e a bassa manutenzione, adatti ad impianti di riscaldamento a pavimento e resistenti agli agenti atmosferici. La loro scelta è un approccio architettonico che non solo abbatte le barriere fisiche e visive, ma ridisegna il concetto di abitare, dove il comfort interno e l’armonia esterna convergono.
